Trigger Point – Guida completa, sintomi, diagnosi e trattamento

Scopri tutto sui trigger point, noti anche come punti di dolore miofasciale. Leggi sui sintomi, la diagnosi e le opzioni di trattamento per ridurre il dolore e migliorare la funzione muscolare.

I trigger point, o punti di dolore miofasciale, sono aree iperattive nei muscoli che possono causare dolore localizzato o diffuso. Scopri di più sui sintomi, la diagnosi e le opzioni di trattamento per gestire questa condizione.

Sensibilità al tatto: I trigger point sono sensibili alla palpazione e possono causare dolore quando vengono stimolati. Questo dolore può essere localizzato o diffuso e può irradiarsi ad altre parti del corpo.

Origine: I trigger point possono svilupparsi a causa di vari fattori, tra cui traumi, tensione muscolare cronica, posture scorrette, stress emotivo e inattività. Identificare la causa sottostante è essenziale per un trattamento efficace.

Manifestazioni cliniche: I trigger point possono manifestarsi con dolore, rigidità muscolare, limitazione della gamma di movimento e sensazioni di intorpidimento o formicolio. Questi sintomi possono influenzare significativamente la qualità della vita.

Riferimento del dolore: Un aspetto unico dei trigger point è la capacità di riferire il dolore in altre parti del corpo. Ad esempio, un trigger point nel trapezio può causare dolore che si irradia al collo o alla testa.

Diagnosi: La diagnosi dei trigger point viene effettuata tramite esame fisico da parte di professionisti sanitari qualificati. Durante l’esame, il terapista cerca i punti trigger palpando il muscolo interessato e valutando la risposta del paziente alla pressione.

Trattamento: Esistono diverse modalità di trattamento per i trigger point, tra cui terapie manuali, agopuntura, utilizzo di strumenti di rilascio miofasciale, terapia fisica, stretching, rinforzo muscolare e iniezioni locali. Un trattamento mirato può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la funzione muscolare.

I trigger point possono causare dolore e limitare la funzione muscolare, ma con il trattamento appropriato è possibile gestire efficacemente questa condizione. Consulta sempre un professionista sanitario qualificato per una valutazione e un trattamento personalizzati.

IL PAVIMENTO PELVICO FEMMINILE

Il pavimento pelvico costituisce il fondo della cavità addominopelvica, su cui grava il ruolo di supporto dei visceri, di erezione dei corpi cavernosi dei genitali e di controllo della continenza.

Pur essendo il più robusto nei confronti degli altri mammiferi, è maggiormente sottoposto alle sollecitazioni del peso dei visceri e alle variazioni della pressione endo-addominale.

Il pavimento pelvico ha forma di cupola rovesciata incompleta nella porzione mediana, delimita inferiormente la piccola pelvi; ha funzione di sostegno dell’uretra e dei visceri pelvici e,  contraendosi simultaneamente con i muscoli addominali e con il diaframma, contribuisce all’aumento della pressione intraddominale.

Il pavimento pelvico rappresenta il piano muscolare del PERINEO.

Il perineo e’ l’insieme delle parti molli che chiudono in basso la PELVI.

Il termine “pelvi” deriva dal greco e dal latino e significa coppa o piatto, al suo interno sono contenuti i visceri pelvici: la vescica, l’utero e il retto.

Per pavimento pelvico IPOTONICO si intende una diminuzione di tono, trofismo e forza dei muscoli del pavimento pelvico.

Modificazione dei parametri funzionali da ipotono:

riduzione di forza, tono, endurance, trofismo e consistenza.

Tono muscolare del pavimento pelvico

  • Normal Pelvic floor:  i muscoli si contraggono e si rilassano
  • Overactive pelvic floor: i muscoli non possono rilassarsi
  • Underactive: i muscoli non possono contrarsi quando necessario
  • Non functioning: nessuna azione muscolare

La dinamica degli organi pelvici e’ condizionata da due sistemi:

sistema di sostegno e sistema di sospensione.

Il pavimento pelvico e la fascia endopelvica hanno la funzione  di:

  • mantenere la statica pelvica
  • garantire continenza
  • controllare le forze espulsive
  • prevenire il prolasso
  • garantire continenza urinaria e fecale

Il muscolo elevatore dell’ano e la fascia endopelvica hanno un ruolo interattivo nel mantenimento della continenza e nel supporto pelvico.

Il deficit anatomico e/o funzionale porta a prolasso genitale e/o incontinenza urinaria.

DISFUNZIONI DA IPOTONO

  • Incontinenza urinaria
  • Incontinenza fecale e  ai gas
  • Difficoltà ad evacuare
  • Prolasso anteriore e posteriore
  • Pesantezza pelvica
  • Iposensibilita’ sessuale

FATTORI DI RISCHIO

  • Gravidanza e parto
  • Menopausa
  • Fattori iatrogeni
  • Costipazione
  • Fumo, obesità
  • Disfunzioni osteo-articolari
  • Sesso ed età
  • Razza
  • Attività sportiva
  • Radioterapia

La Cervicalgia

É un problema muscolo-scheletrico piuttosto comune che può riguardare uomini e donne di diversa età; generalmente tra i 35 e 45 anni.

Caratterizzata da una sintomatologia dolorosa localizzata a livello cervicale, ma che può estendersi alla testa e al braccio.

Possiamo distinguere tre tipi

1. CERVICALGIA VERA: il dolore è localizzato essenzialmente a livello della nuca e collo.

2. CERVICALGIA CERVICO-CEFALICA: il dolore è percepito a livello del collo e della testa; caratterizzata da cefalea, vertigini, acufeni, disturbi della vista e talvolta anche disfagia.

3. SINDROME CERVICO-BRACHIALE: determinata da un interessamento delle radici nervose con probabile meccanismo discale (protrusione, ernia), in cui il dolore riguarda la regione della nuca e tutto l’arto superiore.

La cervicalgia può essere

ACUTA: comprende colpo di frusta, sforzi fisici eccessivi, artrite, cifosi, lordosi, speroni ossei cervicali.

CRONICA: caratterizzata da un decorso costante del dolore, ed è legata principalmente a stress, tensione muscolare, posture scorrette.

Eziologia

  • anomalie della curvatura della colonna
  • sforzi fisici eccessivi
  • traumi diretti: colpo di frusta
  • sedentarietà
  • posture scorrette
  • freddo
  • ernie vertebrali
  • stile di vita: stress meccanici ripetuti su dischi, faccette articolari e articolazioni
  • cifosi
  • lordosi
  • artrosi
  • artrite

Sintomi

  • DOLORE non particolarmente intenso, ma costante. Tende ad aggravarsi in condizioni di umidità, sforzi o posture scorrette. Origina dal collo e si diparte lungo le spalle in alcuni casi anche braccia
  • cefalea muscolo tensiva di intensità variabile
  • contrattura e tensione della muscolatura del collo in particolare i muscoli trapezi e spleni
  • fastidi alla vista
  • vertigini
  • acufeni
  • nausea

Terapia

  • Antidolorifici, antiinfiammatori, miorilassanti
  • Fisioterapia, massoterapia, rieducazione posturale
  • Terapia osteopatica
  • Elettromedicali
  • Tecar terapia
  • Modificazioni dello stile di vita

Get rid of Mexican timeshare

How to Get Rid of a Mexican Timeshare

If you own a Mexican timeshare, there are several legal ways you can get out of it. But first, you need to know the legal implications of selling or canceling the contract. These options are best suited for those who do not wish to live in the timeshare anymore. The legalities of selling or canceling a Mexican timeshare contract can be complicated.

Legal implications of selling a Mexican timeshare

If you’re considering selling your Mexican timeshare, it’s important to know the legal implications of the transaction. Although there are laws in place to protect timeshare buyers, enforcement of these laws can be difficult. That’s why it’s vital to contact a local attorney for help. A timeshare attorney can assist you with determining the legality of the transaction and protect your interests.

The first step is to carefully research the buyers you’re considering. Some individuals may appear legitimate, but they might not. Beware of anyone offering you a low price and demanding signed documents. Be wary of anyone who claims to represent a legitimate company, or claim they are affiliated with attorneys in the U.S.

You should read the contract very carefully and seek legal advice if you have any doubts. Most timeshare contracts have a cooling-off period of five days, so it’s essential to understand the contract’s terms.

Legal options for getting out of a Mexican timeshare

There are a few options available to you if you’re unhappy with your timeshare in Mexico. The Federal Prosecutor for Consumer Protection has strict guidelines regarding timeshares, including that a contract must contain adequate information, and it cannot include a non-cancellation clause. However, the process can be complicated and long, and language barriers can make it impossible to seek a fair settlement. Know on get rid of Mexican timeshare.

The first option is to consult a timeshare exit company that is experienced in these cases. Many other companies don’t have the resources or know-how to get people out of a timeshare in Mexico. It’s also important to note that U.S. law does not apply to timeshares in Mexico, so you’ll need to get legal representation and have a hearing in front of a PROFECO mediator. This isn’t an easy task, but it’s one that Centerstone Group has the knowledge and expertise to handle.

As long as you’re aware of the laws and regulations governing timeshare contracts in Mexico, you have several options for getting out of the contract. First, make sure you read the timeshare contract before you sign it. The contract will probably contain a rescission period, which allows you to withdraw from the contract within a certain number of days. This period can vary from country to country, but in general, it’s around three to 10 days. In Mexico, this grace period lasts five business days, so it’s worth reading the terms of the timeshare contract.

Legalities of canceling a Mexican timeshare contract

If you are thinking about canceling a Mexican timeshare contract, you should know the legalities involved. You can contact the Federal Prosecutor for Consumer Protection or PROFECO, a government agency that protects consumers. Unless your contract contains “non-cancellation clauses,” you should be able to cancel it within 15 days of signing. This cancellation right is not always easy to enforce, however, and you must be aware of the risks.

The first step in canceling a Mexican timeshare contract is to make sure that the contract is clear and provides adequate information. According to the Mexican Legal Encyclopedia, which is published by UNAM’s Institute of Legal Research, a contract is considered a legal act. If you find that your timeshare contract is unsatisfactory, you can file a formal complaint with the Procuraduria Federal de Consumidor.

A timeshare exit company can help you navigate the legal process. These companies use timeshare experts and attorneys who know how to handle Mexican timeshare contracts. They will explain the process, file rescinded contracts, and review your files for potential claims. They can also negotiate timeshare fees on your behalf. With proper legal representation, you can get out of your Mexican timeshare without any legal problems.

Dolore al ginocchio

Il dolore al ginocchio è una condizione molto comune che spesso può essere trattata senza rivolgersi ad uno specialista e di solito i sintomi si riducono in poche settimane.
E’ necessario consultare un dottore se il dolore è molto forte e/o non migliora dopo un periodo lungo di tempo.

Consigli utili per ridurre il dolore al ginocchio e il gonfiore

  • Ridurre il carico sul ginocchio ad esempio evitare di stare in piedi per molto tempo;
  • Usare il ghiaccio per circa 20 minuti ogni 2- 3 ore;
  • Prendere anti dolorifici (paracetamolo).

Consulta un medico se:

  • I sintomi non migliorano dopo qualche settimana;
  • Non puoi muovere il ginocchio o stare in piedi;
  • Il tuo ginocchio si blocca, emette dolorosi rumori (click) o cede – i rumori non dolorosi sono normali e non sono sintomo di patologia.

Vai al pronto soccorso o in ospedale se:

  • Il tuo ginocchio è estremamente doloroso;
  • il tuo ginocchio è severamente gonfio o deformato;
  • Hai febbre, ti senti accaldato, hai brividi e presenti rossore e calore intorno al ginocchio- questo può essere segno di un’infezione.

Cause comuni di dolore al ginocchio

Il dolore al ginocchio può essere sintomo di molteplici condizioni che richiedono differenti trattamenti.

Dolore al ginocchio dopo un infortunio se:

  • Sintomo: Dolore a seguito di un improvviso stiramento o eccessivo uso o distorsione del ginocchio molto spesso durante lo svolgimento di esercizi o sport.

Causa: Stiramento o strappo muscolare o legamentoso.


  • Sintomo: Dolore tra la rotula e la tibia spesso causato da corsa eccesiva o salti.

Causa: tendinopatia.


  • Sintomo: Instabilità, cedimento quando si prova a stare in piedi, incapacità di stendere il ginocchio completamente, molto spesso si percepisce un rumore “popping” durante l’infortunio.

Causa: Lesione del legamento o tendine o menisco, danno della cartilagine.


  • Sintomo: Teenagers o giovani adulti con dolore e gonfiore sotto la rotula.

Cause: Malattia di Osgood Schlatters.


  • Sintomo: Deformazione della rotula dopo una collisione o un improvviso cambio di direzione.

Causa: Dislocazione della rotula.

Dolore al ginocchio senza un evidente infortunio

  • Sintomo: Dolore e tensione in entrambe le ginocchia, leggero gonfiore, comune nelle persone anziane.

Causa: Osteoartrosi.


  • Sintomo: Calore e rossore e gonfiore che peggiora quando ci si inginocchia o si piega il ginocchio.

Causa: Borsite.


  • Sintomo: Gonfiore, calore, presenza di lividi, molto spesso quando si assumono anticoagulanti.

Causa: Sanguinamento nell’articolazione.


  • Sintomo:Calore e rossore, attacco improvviso di dolore.

Causa: Gotta, artrite settica.